venerdì 15 settembre 2017

Rassegna stampa 15 Settembre 2017

Sfida per la modifica della Costituzione. Referendum sull'insularità, la campagna unisce i partiti  Ecco le prime 400 firme.

La campagna referendaria per introdurre il principio di insularità nella carta costituzionale è partita. Quattrocento firme raccolte in appena due ore a Cagliari, in piazza Costituzione. Ne bastano diecimila per chiedere il referendum regionale, «ma noi puntiamo al plebiscito», ha detto ieri Roberto Frongia, presidente dei Riformatori. Sono loro i promotori dell'iniziativa, battezzata il 13 luglio scorso, quando annunciarono in una lettera al presidente della Regione di voler puntare alla consultazione.

Ieri il Comitato promotore ha inaugurato la raccolta firme con un flash mob: venti membri del coro “I Nuraghi” di Sestu hanno intonato Procurad' e moderare, l'inno passato alla storia come la Marsigliese sarda. «Rappresenta il canto della nuova rivoluzione sarda», ha spiegato Frongia, «della ribellione contro i nuovi feudatari della burocrazia romana ed europea». L'inserimento del principio di insularità nella Carta limiterebbe la portata negativa di una serie di provvedimenti legislativi nazionali che oggi «penalizzano» l'Isola sul fronte delle risorse finanziarie, e, a cascata, porterebbe vantaggi per i cittadini in termini di infrastrutture e trasporti.

Le firme saranno raccolte fino a dicembre ma già adesso l'adesione è politicamente trasversale. Fanno parte del Comitato promotore, oltre agli esponenti dei Riformatori (Attilio Dedoni, Luigi Crisponi e Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu) anche Emilio Floris (Fi), Roberto Deriu (Pd), Piero Comandini (Pd), Alessandra Zedda (Fi), Anna Maria Busia (Campo Progressista), Giuseppe Fasolino (Fi), Pietro Pittalis (Fi). Se Cossa ha sottolineato che «non vogliamo essere più servi sciocchi ma diventare protagonisti», per il deputato Pierpaolo Vargiu «il referendum è la svolta perché la Sardegna passi dalla cultura dell'assistenza a quella del merito, della capacità e della competizione sana. Allo Stato non chiediamo elemosine, ma uguali punti di partenza e pari opportunità».

Il consigliere del Pd, Roberto Deriu, ha osservato che «dopo la Brexit è caduto l'ultimo alibi al riconoscimento della specificità insulare delle regioni europee: dobbiamo introdurre nell'ordinamento costituzionale e nella prassi delle amministrazioni la correzione dell'insularità come svantaggio strutturale dei cittadini che risiedono in Sardegna». Infine, per il senatore di Forza Italia Emilio Floris, «parte oggi la grande battaglia per i diritti di cittadinanza dei sardi, che chiedono infrastrutture uguali a quelle del resto d'Italia».


Roberto Murgia


Unione Sarda

Crociere, è l'anno dei record L'Isola scala le classifiche
Nel porto di Cagliari il miglior risultato di sempre: 445mila passeggeri

Più che di un balzo in avanti, si tratta di un salto in lungo: il
porto di Cagliari entra per la prima volta nei primi dieci scali
crocieristici italiani e raggiunge quota 445mila passeggeri, il 72,3
per cento in più rispetto allo scorso anno. Una crescita che fa bene a
tutta la Sardegna, al settimo posto nella classifica nazionale con un
totale di 613mila crocieristi e un incremento del 29,4 per cento.
Per ora si tratta di proiezioni, visto che l'anno non è ancora finito,
ma i numeri definitivi non dovrebbero essere molto diversi: è il
rapporto Italian cruise watch 2017 (curato dalla società specializzata
Risposte turismo) a mettere nero su bianco il boom del settore
crocieristico sardo, che verrà analizzato a ottobre nel corso
dell'Italian cruise day organizzato a Palermo.

CAGLIARI La grande crescita dello scalo cagliaritano è «un risultato
atteso» secondo lo studio di Risposte turismo, visto che negli ultimi
anni il traffico crocieristico ha sempre evidenziato numeri positivi.
Alla fine dell'anno gli approdi complessivi dovrebbero essere 300 (più
19,5 per cento) nei sei porti dell'Isola: oltre Cagliari, quello di
Olbia (secondo nell'Isola con 142mila passeggeri, meno 26 per cento
rispetto al 2016) e gli scali di Porto Torres, Alghero, Golfo Aranci e
Oristano.

«La Sardegna è un caso interessante. Tutte le regioni che la precedono
in classifica segneranno cali anche molto rilevanti. Nell'Isola,
invece, il risultato particolarmente positivo di Cagliari, che trova
conferma anche nel consuntivo del primo semestre archiviato già con un
più 60 per cento, permetterà non solo di compensare il calo di Olbia
ma anche di trascinare la regione su nuovi traguardi di cui
beneficeranno anche altri porti dell'area mediterranea occidentale»,
dice Francesco di Cesare, presidente di Risposte turismo. «C'è da
lavorare affinché il risultato che si sta manifestando quest'anno
possa essere confermato», conclude di Cesare, «o addirittura
migliorato nelle prossime stagioni attraverso investimenti e scelte
gestionali accorte».

IL TRAFFICO PASSEGGERI Al record del mondo crocieristico si aggiungono
i numeri dei passeggeri sbarcati dai traghetti di linea. Nel 2016 solo
negli scali del nord Sardegna (Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres)
sono arrivati 4 milioni e 430mila viaggiatori, quasi 400mila in più
rispetto all'anno precedente. Anche lo scalo di Cagliari è cresciuto
in questo settore: con 323mila passeggeri si è superato il dato
storico di 303mila viaggiatori, registrato nel 2007. E nel 2017 è
previsto un nuovo incremento del traffico complessivo dei traghetti in
Sardegna, in grado di trainare la stagione turistica estiva: la
Regione prevede una crescita del 14 per cento rispetto al 2016, che
già era cresciuto in doppia cifra. (m. r.)


Oggi, alle 14, la Cassini s'immergerà negli anelli gassosi del pianeta
più bello della galassia L'Isola si “tuffa” dentro Saturno
Equipe Nasa seguirà la sonda dal radiotelescopio di San Basilio

Il gran finale è cominciato: l'appuntamento con la storia è fissato
per oggi alle 14. La Sardegna, con il radiotelescopio di San Basilio,
diventa protagonista di una delle più importanti missioni aerospaziali
di sempre, tanto è vero che per seguire l'ultimo atto sono arrivati
nell'Isola anche gli ingegneri della Nasa. La sonda Cassini sta per
“tuffarsi” dentro Saturno. Una scommessa che i suoi “piloti” - lo
staff di Nasa, Esa (l'agenzia spaziale europea), Inaf (l'istituto
nazionale di astrofisica) e Asi (l'agenzia spaziale italiana) -
portano avanti da 20 anni, da quando la sonda è partita nel 1997 da
Cape Canaveral, e oggi arriva a conclusione.

SARDEGNA NELLA STORIA Con un ruolo di assoluto rilievo: i segnali
radio della sonda, infatti, saranno captati proprio nell'Isola dal
Sardinia Deep Space Antenna (Sdsa). «Siamo molto orgogliosi di questo
ruolo a livello mondiale in una missione così importante, a conferma
delle grandi professionalità su cui possiamo contare. La presenza
della Nasa in Sardegna dimostra che abbiamo fatto bene a credere come
Giunta regionale nelle potenzialità dell'aerospazio. Continueremo a
sostenerlo, sempre più convinti che in questo settore la nostra
regione possa collocarsi in una posizione di vera e propria
eccellenza», ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci.
«Il Radiotelescopio servirà per valutare le emissioni
interplanetarie», afferma Badri Younes, direttore Nasa Scan. «Il
prossimo obiettivo della missione si chiama ArgoMoon, che si occuperà
di foto lunari. La gestione di questa missione sarà fatta dalla
Sardegna».

MISSIONE CASSINI Dopo aver sfrecciato per sei mesi attorno a Saturno,
alle 14 di oggi Cassini cambierà la sua traiettoria per immergersi nel
gas che forma le parti più esterne del pianeta con gli anelli, il più
elegante tra quelli vicini del sistema solare. Un “gran finale”,
appunto. Tutto durerà appena una manciata di minuti, ma rappresenterà
la fine di una missione gloriosa nella quale l'Italia ha avuto un
ruolo di primo piano. L'Asi, infatti, ha organizzato la missione al
fianco di Nasa, Esa e Inaf. Dentro questo network internazionale di
ricerca s'inserisce anche il radiotelescopio di San Basilio che
diventa parte integrante del Deep Space Network della Nasa e fornisce
servizi di comunicazione e navigazione anche per le sonde
interplanetarie europee, specializzandosi in particolare per quelle
marziane, in vista della human exploration del pianeta.

INNOVAZIONE «Siamo una piccola Isola, dobbiamo stare nei network
internazionali di ricerca, di innovazione, di sviluppo, di formazione
del capitale umano», ha aggiunto il vicepresidente Paci. In Sardegna,
che ha ormai una vocazione nel campo della ricerca aerospaziale, però,
non c'è solo il Radiotelescopio. «Oltre a questo, si sta sviluppando
tutto il distretto dell'aerospazio dove c'è tanta tecnologia e tanta
ricerca», dice Paci. Da qui, dunque, anche il ruolo fondamentale di
università e centri pubblici di ricerca, come il Crs4. «Intorno a
questo si stanno formando molti giovani ma stanno arrivando anche le
imprese, come l'investimento di Avio a Villaputzu», aggiunge.

INVESTIMENTO «L'attenzione che la Nasa pone sulle performance del
radiotelescopio Srt e dei nostri laboratori di sviluppo aprono grandi
prospettive e sono indicative dell'eccellenza accademica e scientifica
che esiste in Sardegna», sottolinea il presidente dell'Istituto
nazionale di astrofisica Nicolò D'Amico. «È il risultato di un
investimento che nasce da lontano fatto da Asi, Inaf, Miur, dalla
Regione Sardegna e con il forte coinvolgimento dell'Università di
Cagliari. Un'iniziativa densa di prospettive per il territorio che
avrà un grande successo». L'ultimo tuffo della sonda non è certo
inutile e, anzi, darà dati fondamentali sull'atmosfera in cui
penetrerà. Poi di Cassini non sapremo più nulla.
Mauro Madeddu

QUARTU - COMUNE. Alta tensione tra la maggioranza di Delunas e il
Partito democratico. «Il Pd specialista nella farsa del numero legale»

La maggioranza replica alle accuse del Pd: «Da parte loro solo
ostruzionismo e aumento dei costi». La sosta estiva non ha contribuito
a calmare gli animi in Consiglio comunale e continuano gli scambi di
accuse: dopo l'affondo di Barbara Cadoni e Giuseppina Demurtas del Pd
arrivano le reazioni.

«La farsa del numero legale è ormai diventata il gioco preferito del
Partito democratico - attacca Valeria Piras della Base - ogni
occasione è buona per uscire dall'Aula e bloccare i lavori del
Consiglio. Sarebbe interessante calcolare quante volte si è dovuti
ricorrere alla seconda convocazione a causa del loro teatrino, e poi
capire quanto è costato ai cittadini in termini di risorse». Tra le
accuse arrivate dai Dem c'è quella di aver lasciato la parola solo a
un solo consigliere durante il dibattito sul Consuntivo. «Il
consigliere Giuseppe Casanova, presidente della commissione Bilancio -
spiega la vice presidente del Consiglio Chiara Pili - è stato
individuato dai componenti della maggioranza come collega più indicato
per riassumere il nostro punto di vista e spiegare le scelte fatte:
siamo pronti a ribadire quella valutazione ed eventualmente a
ripeterla in futuro».

Dopo che la minoranza ha lasciato Delunas e i suoi da soli in Aula per
approvare i conti del 2016, la maggioranza dei responsabili aveva
affidato il suo sfogo a un comunicato e dal Pd sono arrivate critiche
per la scelta di affidarsi all'ufficio del sindaco per una questione
politica. «Quella sul responsabile dell'ufficio stampa è una polemica
sterile - replica il capogruppo di “Quartu Riparte”, Paolo Cocciu - la
sua assunzione tramite bando pubblico è avvenuta nell'ambito dello
staff del sindaco: è quindi normale che si debba occupare, tra le
altre cose, di comunicare ai media le dichiarazioni del sindaco e
talvolta della maggioranza che lo sostiene».
Marcello Zasso

La Nuova

Crociere, a Cagliari è boom il porto isolano nella top ten

CAGLIARICagliari nella top ten dei porti crocieristi italiani.
Un'ottima performance che farà conquistare al porto isolano la nona
posizione. Civitavecchia si confermerà saldamente al primo posto con
2,2 milioni di passeggeri movimentati (meno 5,4% sul 2016) e 741
toccate nave (meno 11), seguita da Venezia con 1,4 milioni di
passeggeri movimentati (meno 11,4) e 473 toccate nave (meno 10,6) e
Napoli con 950 mila passeggeri movimentati (meno 27,3) e 350 toccate
nave (meno 29). Sono i dati divulgati da Risposte Turismo, alla
conferenza stampa di presentazione di Italian cruise day a Palermo,
sul numero di attracchi di crociere nei porti italiani. La Sicilia, al
quarto posto, è la regione che conta il maggior numero di porti
crocieristici (11) seguita dalla Liguria (9). In un contesto
ampiamente caratterizzato dalla presenza di segni meno, emerge
l'ottima performance di Cagliari, atteso a fine anno per la prima
volta nella top ten dei porti crocieristici nazionali in virtù di 445
mila passeggeri movimentati (più 72,3) e 170 toccate nave (più 57,4).

Opposizioni all'attacco di Bruno, Nasone e Pirisi

ALGHEROIl più velenoso è il segretario cittadino dell'ex partito di
Alessandro Nasone. Gianni Cherchi cita la storia, la religione e
l'esoteria. Ricorda che il numero dodici è importante, nomina le
fatiche di Ercole, i cavalieri della tavola rotonda e gli apostoli. E
cita «un grande della letteratura latina, Publio Ovidio Nasone, che
scrisse un bellissimo libro profetico "Le Metamorfosi" - ricorda
Cherchi sornione - forse è un lontano parente dell'omonimo consigliere
comunale algherese, il dodicesimo uomo». La lettura di Forza Italia è
più semplice. «Fra le due anime del Pd vince la fazione che fa
riferimento a Mimmo Pirisi», è la posizione. «La sua presa di
posizione e la presenza in aula di autorevoli figure sassaresi del
partito legittimano il riconoscimento ufficiale di Mario Bruno nel Pd
- aggiungono gli azzurri - a pagare il conto sono sempre gli
algheresi, Alghero è in decadenza da cinque anni per colpa delle due
disastrose amministrazioni targate direttamente e indirettamente
Bruno». Tra Nasone e Pirisi c'è una differenza. La esplicita il
consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde.

«Nasone è stato
eletto con questa maggioranza e può essere considerato una pecorella
che torna all'ovile, il Pd ha iniziato in aperta e plateale
contrapposizione a Bruno e oggi gli fa da stampella». Severissima
anche la posizione di Ncd, Psd'Az e Patto civico. «Mario Bruno ha
trasformato l'aula in una bisca - dicono - lui, la sua minoranza e i
nuovi compari hanno inscenato bluff, giochi delle tre carte e
sceneggiate, uno scenario squallido, si è parlato di tutto tranne che
di Alghero».

Per Azione Alghero, «Bruno e la sua maggioranza hanno
ottenuto ancora tempo, ma il Pd cittadino, attraverso i propri organi
dirigenti e senza attendere il congresso, deve fare chiarezza e dire
definitivamente se sarà la stampella o meno che consentirà a Mario
Bruno di portare a termine il suo mandato o se, al contrario, intende
diventare un potenziale interlocutore degli altri partiti
dell'opposizione per la messa a punto di una alternativa per il
governo di Alghero».

Il Movimento Cinque Stelle è quasi senza parole.
«Sconcerto, stupore, raccapriccio sono gli stati d'animo rispetto a
quel che accade in Comune e nel cosiddetto centrosinistra, che
alimenta artificialmente il governo del sindaco», dicono i grillini.
«I biechi giochi di potere e i cambi di fronte hanno fatto sì che il
bilancio consuntivo venisse approvato e la maggioranza si salvasse -
aggiungono - ma questa è vecchia politica, è un pantano, è pura
follia, siamo schifati». (g.m.s.)

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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