venerdì 5 gennaio 2018

22 Febbraio. Raccontare la Storia - incontro con Alessandro Barbero


Giovedì 22 Febbraio dalle ore 9:30 alle ore 13:00
Auditorium comunale di Cagliari
Piazzetta G.M. Dettori, Cagliari
Info sui biglietti:

Giovedì 22 febbraio 2018 alle 9.30 presso l' Auditorium Comunale di Cagliariin piazza Dettori, la Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto", in collaborazione con l'Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna (ACCuS) e l'associazione Le Officine, organizza l'incontro dal titolo RACCONTARE LA STORIA, appuntamento in compagnia dello storico e divulgatore Alessandro Barbero: Raccontare la storia e dedicato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. 

Interventi:
Aldo Accardo, UniCa - Università degli Studi di Cagliari
Giampaolo SaliceUniCa - Università degli Studi di Cagliari
Alessandro Barbero: Raccontare la storiaUniversità del Piemonte Orientale

Introduce Francesco AccardoFondazione di ricerca "Giuseppe Siotto".
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Per partecipare con la propria classe è necessario inviare una mail a
info@fondazionegiuseppesiotto.org.

Evento realizzato con il patrocinio del MIUR Social e del MiBACT.
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La Storia serve perché moltiplica la nostra esperienza, un po’ come la letteratura. Se uno ha letto molti romanzi si è abituato all’idea che nel mondo ci sono tante persone, tutte diverse. Hai l’opportunità di vivere altre vite e, al di là del fatto che sia bello e basta, una persona che ha letto tanti romanzi è più attrezzata per sapere che al mondo non ci sei solo tu, ci sono anche gli altri, e questi altri sono diversi da te. La Storia fa lo stesso effetto, con la differenza che invece di essere una storia inventata da uno scrittore, la Storia è un immenso repertorio dove gli essere umani si sono ritrovati davvero.

Prima di noi sono vissuti millenni di altri essere umani: sapere cosa sono stati capaci di fare (dalle piccolezze alle grandi azioni), i problemi che si sono trovati davanti e le soluzioni che hanno trovato, questo è il motivo principale per cui serve studiare la Storia. E uno che l’ha studiata, non è che prevede il futuro e forse non capisce neanche fino in fondo il presente, ma ha uno strumento in più per orientarsi nella vita.



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